Danso vive e lavora a Modena. Ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Bologna. Dopo gli esordi figurativi dei primi anni 2000, si dedica soprattutto alla ricerca della figura e alla trasfigurazione del reale. Si concentra sulla riflessione, mettendo in discussione la normale percezione, creando domande sul nostro modo di pensare e vedere, comprendere o interpretare. Fino ad oggi, i suoi lavori hanno esplorato la complessità del cosciente e subcosciente, inizialmente creando ed esplorando attraverso i materiali nuovi rendering visivi. L’eleganza e le strutture formali dei suoi ritratti presentano spesso valenze oniriche in cui s’intravvedono volti che sembrano di sapore iperrealista per la rara bellezza e abilità che l’artista ha espresso nelle sue realizzazioni. Queste rese pressoché realistiche sono risolte in sapienti modulazioni cromatiche, con la pacatezza della pittura tonale, con una luce radente che scivola su tutti i soggetti. Infatti, tutti i suoi lavori sono animati da una luce splendente che sembra affiorare da una fonte di chiarore, per stemperarsi in stesure che sono veli, appena percettibili. Danso ha scelto di rappresentare persone e non personaggi preoccupandosi dell’inquadratura migliore per presentare i diversi elementi, anche in base al formato su cui l’artista lavora, questo vuol dire prevedere il peso visivo delle figure da inserire e le linee-forza su cui organizzarle, inoltre l’artista ha seguito le regole della simmetria e stabilito il modo in cui creare effetti di ritmo o movimento. Per creare un’immagine efficace è necessario tenere presente le regole che stanno alla base della composizione, con tutte le varianti espressive introdotte dalle diverse, possibili organizzazioni degli elementi del linguaggio artistico. Ha esposto le sue opere a Roma, Venezia, Milano, Firenze, Londra, New York, Parigi, Berlino, Madrid, Zurigo.
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